C’è una nuova figura che si aggira tra cavalli e scacchiere nella conca barese: è lo Scacchista del Viccio, il simbolo di un progetto culturale e agonistico che nasce da una semplice intuizione e si trasforma in un’occasione di crescita per l’intera comunità di Palo del Colle.

Un progetto che unisce tradizione e mente
Il Palio del Viccio non è solo una festa popolare, ma un rito identitario profondo, legato al ciclo della terra, alla fertilità e alla protezione dai mali. In questo contesto di simboli ancestrali, dove la corsa a cavallo tra le vie storiche si svolge sotto lo sguardo attento del Viccio – il tacchino posto in alto a simboleggiare abbondanza e buon auspicio –, oggi trova spazio anche un’altra forma di sfida: quella silenziosa, strategica, cerebrale degli scacchi.
L’idea dello Scacchista del Viccio nasce così, dall’esigenza di creare un nuovo immaginario: uno spazio culturale che affondi le radici nella nostra storia e, al tempo stesso, guardi al futuro con una proposta unica nel panorama scacchistico. Perché a Palo del Colle, la mente e il corpo gareggiano da sempre insieme: lo testimoniano le giostre cavalleresche e, ora, anche i tornei tra regine, alfieri e cavalli.
Una nuova tenzone, una nuova identità
Il progetto “Scacco del Colle” non è una semplice rassegna di partite: è un torneo itinerante che, fase dopo fase, attraversa luoghi simbolici del paese – dal Parco di Auricarro alla Biblioteca Comunale, da Piazza Roosevelt fino alla suggestiva cornice di Piazza Santa Croce – restituendo agli scacchi una dimensione sociale e popolare.
Ogni fase ospita club scacchistici da tutta la regione, trasformando Palo del Colle in un laboratorio a cielo aperto, dove le partite diventano occasioni di confronto, festa e scoperta del territorio. I cittadini, dal canto loro, non sono solo spettatori: diventano parte attiva del gioco, tifano per il proprio campione, riscoprono spazi urbani attraverso una lente nuova, fatta di torri e diagonali.
Il gran finale: un nuovo rito per il Carnevale
Al termine di questo percorso, due finalisti – i vincitori delle fasi precedenti – si affrontano in una sfida spettacolare durante il periodo più identitario per Palo del Colle: il Carnevale, quando si celebra anche il Palio del Viccio.
A rendere unico l’evento è l’introduzione di un duello scacchistico. A sfidarsi sono il Campione ospite, che gioca con il Nero, e il Campione di Palo del Colle, che ha l’onore di aprire il gioco con il Bianco. Ed è proprio questa nuova dinamica – che affonda nel passato e si spinge nel futuro – a trasformare la sfida in un vero e proprio rito moderno: una possibilità concreta di diventare parte attiva di una tradizione in evoluzione.
Chi vince, infatti, non ottiene solo un trofeo, ma l’onore di guidare – nella sfida pubblica in costume – la partita vivente del Carnevale, diventando simbolo di strategia, orgoglio e appartenenza.
Lo Scacchista del Viccio: un simbolo che evolve
Chi è, dunque, lo Scacchista del Viccio? È un nuovo cavaliere, armato non di lancia ma di pensiero. È l’erede della ritualità del Palio del Viccio, ma anche il testimone di una comunità che vuole crescere intellettualmente e culturalmente. È il ragazzo o la ragazza che, seduto a una scacchiera, rappresenta un paese, un circolo, una passione. È il cittadino che partecipa a un gioco millenario, proprio come i cavalieri del Viccio che salgono correndo in piedi sulla sella per mostrare forza e destrezza.

Lo Scacchista del Viccio non vuole sostituire nulla: vuole aggiungere. Vuole convivere con i simboli del passato, con le vesciche d’acqua, i cori mascherati e il funerale del Carnevale, per raccontare che una comunità può rinnovarsi restando fedele alla propria essenza.
Un’occasione per Palo e per tutto il movimento scacchistico
Scacco del Colle è anche un’opportunità per i circoli scacchistici di tutta Italia: partecipare al nostro torneo itinerante significa essere ospitati in una terra dove cultura e passione si intrecciano a ogni angolo, dove ogni partita è una celebrazione, ogni scacchiera una piazza, ogni giocatore un protagonista.
Non a caso, la competizione culmina proprio accanto al Palio del Viccio, come un altro tipo di giostra – più silenziosa, ma non meno vibrante. Perché lo Scacco del Colle è una mossa per la cultura e la comunità.
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