Primi incontri, nuovi soci e una visione che si allarga

Dopo solo sei settimane di attività Scacco del Colle raddoppia: da otto soci fondatori siamo diventati sedici, e non solo nei numeri. Nelle ultime settimane abbiamo avviato le prime consultazioni online, utilizzando strumenti digitali come Jitsi, per dare il benvenuto ai nuovi soci e iniziare insieme a progettare il futuro dell’associazione.

Consultazioni soci Scacco del Colle

Sono stati incontri semplici, ma pieni di senso: ci siamo presentati, abbiamo ascoltato idee, condiviso dubbi, e soprattutto abbiamo ribadito la direzione che vogliamo prendere. Perché Scacco del Colle non è solo un torneo: è un progetto culturale e sociale, una piattaforma di relazioni, un laboratorio di cittadinanza. E in tutto questo, ogni nuova voce conta.

Inclusione, gioco, festa: la nostra formula per unire la comunità

La nostra identità è chiara e si fonda su inclusione sociale, incontro tra generazioni, apertura verso chi arriva da altri mondi – anche molto lontani – e valorizzazione del ruolo delle donne in un ambiente, quello scacchistico, ancora oggi fortemente maschile.

Ma non ci limitiamo a “parlare di temi”. Li viviamo attraverso un linguaggio universale: il gioco. E attraverso una modalità spesso sottovalutata ma potentissima: la festa. Per noi, il sorriso condiviso su una scacchiera è più efficace di qualsiasi convegno. La nostra metodologia parte da qui: creare momenti belli e partecipati, in cui si possa anche affrontare – in modo accessibile e non giudicante – argomenti difficili come il bullismo o la prevaricazione di genere. Se si gioca, si ascolta. Se si festeggia, si impara insieme.

Gli scacchi: uno sport, una scuola di vita

Scacco del Colle si fonda su un gioco che è molto più di un passatempo. Gli scacchi sono riconosciuti dal CONI come sport a tutti gli effetti, rappresentati ufficialmente dalla FSI – Federazione Scacchistica Italiana. Uno sport con regole chiare, impegno costante e valori educativi profondi.

Ogni partita è una palestra mentale in cui si allenano concentrazione, autocontrollo e capacità di prendere decisioni sotto pressione. È un linguaggio universale che mette tutti sullo stesso piano, a prescindere da età, genere, provenienza o condizioni fisiche. Il rispetto reciproco è la prima regola, la meritocrazia è il terreno di gioco: vince chi sa osservare, pensare, attendere e imparare anche dalla sconfitta.

Per questo crediamo che gli scacchi siano uno strumento potente per educare alla resilienza, stimolare il pensiero strategico e formare cittadini consapevoli. Non solo una disciplina sportiva, ma un’esperienza di crescita personale e collettiva, che attraversa generazioni e confini.

L’intelligenza artificiale al servizio delle persone

Un altro elemento che ci distingue è l’uso consapevole e creativo della tecnologia. Fin dai primi passi abbiamo integrato strumenti digitali per comunicare meglio, semplificare l’organizzazione e raccontare ciò che facciamo. L’intelligenza artificiale non è per noi un gadget, ma un mezzo potente per mettere le persone al centro. È anche grazie all’AI che stai leggendo questo articolo, che puoi esplorare i contenuti del nostro sito e che documentiamo ciò che accade nel progetto.

Per conoscere lo spirito che anima tutto questo, puoi leggere la storia del nostro presidente volontario, un UX designer di giorno e ribelle ragionevolmente sregolato la sera. Tra schermi e scacchiere, musica e dati, sogna una rete di cittadini attivi, capaci di costruire comunità giocando.

Chi siamo (e perché ci crediamo)

Stefano Manco, il nostro presidente, cura la comunicazione digitale e lo sviluppo del sito. È la mente creativa e connettiva del progetto.

Franco Tursellino, vicepresidente, è il nostro uomo dell’energia: ex dirigente Enel, ha risolto ogni problema tecnico durante la Passeggiata Narrativa e il torneo.

Stefania Stano, segretaria e colonna dell’amministrazione, è anche la compagna di vita del presidente.

Claudio Manco, ex docente e autore, è il nostro tesoriere: preciso, ironico e sempre presente.

Hanne Loftager, madre danese e professoressa poliglotta, è la nostra voce internazionale.

Giuseppe Dachille (GD), medico e anima attiva di molte associazioni, ci ha aperto molte porte, dai Lions ai tavoli da gioco.

Giuseppe Liantonio (GL), detto McGiver, è il nostro agente segreto multitasking: se c’è un problema, lui ha già trovato la soluzione.

Nicola Diomede, team “Sorrisi e Accoglienza”, ex ferrovie, è la nostra garanzia nella gestione dei flussi e della sicurezza.

Carmela Caporusso, social media manager e referente stampa, è una giovane mente brillante, già anima operativa del gruppo.

Questi siamo noi. Ma il cuore di Scacco del Colle è aperto. Chiunque voglia partecipare, proporre, giocare o semplicemente esserci sarà il benvenuto. Perché qui, ogni mossa può diventare parte di una storia più grande.

Vuoi far parte di tutto questo?